Come dicevamo il Castello di Fénis è l'attrazione di rilievo di questo splendido paesino che si affaccia su uno scenario che offre splendide montagne.
Seguendo l'autostrada verso Aosta, uscendo a Chatillon dopo aver percorso 15 chilometri, si raggiunge il Castello. Come dicevamo esso è racchiuso all'interno di due cinte merlate, torri quadrate e rotonde, torrette di avvistamento e cammini di ronda che ne fanno il prototipo di Castello da fantasia.
All'interno è possibile visitare il Museo dell'arredamento Valdostano, che si sviluppa dalla sala del trono alla sala della Contessa, dove viene conservato uno splendido letto del XV secolo.
Ricordiamo oltre al Castello, è possibile vedere la Croce di Ramoliva che risale al '400, il crocifisso venne ritrovato intorno agli anni '90 del 1900 nel sottotetto della Chiesa parrocchiale appartenente alla serie dell'Arco d'Augusto di Aosta.
La storia di Fénis si lega con le origini della Casata di Challant che ordinò la costruzione del Castello, per eguagliare il modello del castello del borgo medievale del Valentino a Torino.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Val Clavalitè e il territorio di Fénis, furono la base delle brigate partigiane.
Nei dintorni del capoluogo, non lontano da Fénis, si trovano inoltre altri tre castelli da visitare: St. Pierre, Sarre e Aymavilles.
Il primo Castello è a 9 chilometri da Aosta sulla strada per Courmayeur e quando di notte si illumina sembra un Castello da fiaba, questo grazie ai rifacimenti voluti dagli acquirenti dell'800 che lo vollero arricchire di attributi fiabeschi.
Il Castello di Sarre invece si presenta come una robusta villa di campagna in cui sostavano Vittorio Emanuele II e Umberto I al ritorno dalla caccia allo stambecco nella Val di Cogne. Ed infine il Castello di Aymavilles al centro della valle, con tipica forma quadrilatera con torri cilindriche agli angoli, in contrasto con le singolari finestre che si affacciano sui prati verdi e il torrente della Dora.